giovedì 19 luglio 2012


Sdraiata sul divano, gambe all'aria.
Essere scomoda è l'ultima cosa a cui penso.
Il cellulare vibra. Il display si illumina.

Sorrisi, lunghi sorrisi frammentati da guance rosse.
In quell'istante sei felice.
Fossi in grado di catturare la felicità di quel momento. Tutte quelle sensazioni che non siamo in grado definire.
C'è chi le chiama farfalle nello stomaco, chi chimica.
Chiamatele come volete.
Io non voglio attribuire alcun nome.
Voglio vivermele.

Così digito qualcosa sulla tastiera del telefonino. Nessuna parola a caso.
Una frase si compone.
Invio, sperando di far sorridere qualcun altro.