domenica 27 maggio 2012

-Oggi è una di quelle giornate in cui vorresti stare a casa, ma devi uscire per forza. Vorresti rimandare qualsiasi impegno, ma non puoi. Hai da fare, ma l'unica cosa che veramente ti va di fare è osservare le nuvole che si spostano sopra di te, così maestose e tutte diverse. E' una di quelle giornate in cui avresti bisogno di attenzioni particolari, di piccoli gesti che ti farebbero sorridere, facendoti dimenticare quella data. E' uno dei quei giorni in cui servirebbe che una persona ti portasse via e ti facesse distrarre fino all'arrivo della mezzanotte. Purtroppo però ci sono troppi giorni così e poche persone disposte ad agire. E alla fine l'unica cosa che farai, sarà rimanere a guardare i minuti e le ore che passano, finché il calendario sul tuo cellulare segnerà il giorno successivo.-

martedì 22 maggio 2012

-Quella sera non aveva voglia di obiettare. Non avrebbe fatto alcuna polemica. Sarebbe stata in silenzio a guardare, avrebbe sorriso qualora la situazione lo avesse richiesto. Avrebbe detto "sto bene", pur mentendo. Quella sera non aveva voglia di raccontarsi. Preferiva, per così dire, ascoltare i discorsi altrui. Avrebbe fatto finta di interessarsene, sperando nella fine prematura di quella serata. C'era dell'altro che la aspettava quella notte: un letto desideroso di accoglierla e di cullarla tra le lacrime della sua totale finzione.-